Con Rapporto sul mercato dei contratti pubblici relativo al terzo quadrimestre dello scorso anno (settembre-dicembre 2024), elaborato da Anac, con riferimento alle procedure di affidamento pubbliche di importo a base di gara pari o superiore a 40mila euro, è emerso che l’importo degli appalti nell’ultimo quadrimestre 2024 si assesta a quasi 102,7 miliardi di euro facendo registrare una lieve diminuzione (-3%) rispetto ai 105,9 miliardi registrati nell’analogo quadrimestre dell’anno precedente.
In particolare, le forniture sono cresciute in valore (+28%) grazie a gare di importo medio più elevato, nonostante un calo nel numero di procedure.
Al contrario, i lavori e i servizi sono diminuiti rispettivamente del -18,2% e -18,6% in valore.
Per i servizi, il calo è legato all’assenza di maxi appalti registrati l’anno precedente.
Tra le modalità di affidamento, crescono in valore le procedure negoziate senza bando (+32,8%) e le procedure ristrette (+24%), mentre calano gli affidamenti diretti (-52%) per via dell’assenza di un grande appalto da 5,2 miliardi realizzato nel 2023.
Aumentano le procedure aperte in numero, ma diminuiscono in valore, e crescono nettamente le procedure negoziate con bando in numero, con valori stabili.
Rispetto al quadrimestre precedente, cresce il numero complessivo di appalti (+7,1%), ma cala il valore totale (-9,1%). Aumentano i lavori, mentre diminuiscono forniture e servizi.
In termini di numerosità: il 41,9% degli appalti riguarda i servizi, il 32,9% le forniture e il 25,2% i lavori.
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